Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Messaggio del Console Generale d’Italia a Edimburgo, Fabio Monaco, ai connazionali in occasione della Festa della Repubblica Italiana

Cari connazionali,

come ogni anno, festeggiamo oggi, 2 giugno, la Festa della Repubblica italiana. È un 2 giugno diverso dagli altri anni: l’emergenza sanitaria in atto e la drammaticità degli eventi degli ultimi mesi hanno modificato il nostro modo di vivere, costringendoci al distanziamento sociale per il bene della collettività intera.

Non potremo quindi incontrarci e salutarci, stringendoci la mano come abbiamo fatto lo scorso anno. Ma possiamo e dobbiamo ricordare anche quest’anno, forse più che mai, il significato del 2 giugno.

Con questo messaggio mi rivolgo quindi a voi tutti, alle istituzioni pubbliche e governative che operano in Scozia, ai colleghi membri del corpo consolare, per celebrare, sebbene a distanza, il giorno in cui il popolo italiano conquistò, dopo anni di guerra e autoritarismo, la libertà e la democrazia.

Dal 2 giugno dell’anno scorso molti fatti sono accaduti, alcuni dei quali hanno avuto un impatto diretto sul Consolato Generale nel suo compito fondamentale di assistere i connazionali in Scozia e in Nord Irlanda. Tra questi, non posso non menzionare l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea il 31 gennaio. Il nostro impegno è stato sempre più e con maggior intensità rivolto a sostenere e supportare i cittadini italiani presenti in questa circoscrizione non solo migliorando l’erogazione dei servizi consolari. D’intesa con l’Ambasciata, il Comites e le altre istituzioni italiane sul territorio abbiamo organizzato numerosi eventi sia in Scozia che in Irlanda del Nord per informare i connazionali sulle procedure di iscrizioni al EU Settlement Scheme, fornendo, ove possibile, supporto pratico per la stessa iscrizione. È stato, e continuerà ad esserlo nei prossimi mesi, uno sforzo congiunto, uno straordinario lavoro di squadra a cui hanno contribuito e contribuiscono ancora, con generosità e professionalità, tante persone dell’associazionismo, nonché le istituzioni pubbliche. A queste va un particolare ringraziamento per l’attenzione e il sostegno assicurato alla collettività italiana in Scozia.

Non meno difficile è stato e sarà il compito che l’attuale emergenza ci impone di affrontare. Nei mesi scorsi, forti del sostegno dell’Ambasciata e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, abbiamo aiutato molti connazionali a rientrare in Italia. È una situazione eccezionale quella che viviamo, senza precedenti e non facile da gestire.

Permettetemi anche quest’anno di ringraziare il personale dell’ufficio consolare e dell’Istituto di cultura che ha continuato ad adoperarsi a sostegno dei connazionali soprattutto nei momenti più critici dell’emergenza. Siamo consapevoli delle difficoltà che ciascuno ha dovuto affrontare nei mesi scorsi e dovrà continuare a fare in quelli a venire. Forse mai come in questi momenti, la distanza, la lontananza fisica, il distacco dagli affetti più cari e l’impossibilità di raggiungerli si è fatta sentire. In questo momento così difficile il nostro pensiero è rivolto alle tante persone, italiane e non, che in questi mesi hanno perso affetti cari, con l’intento di raggiungerle con un abbraccio di conforto delle Istituzioni che le faccia sentire meno sole.

Le tante collaborazioni, anche trasversali, organizzate da e con il Consolato Generale testimoniano come, soprattutto in momenti come quelli che stiamo vivendo, è necessario far appello al senso di responsabilità di ciascuno di noi e ai più profondi valori della solidarietà e della collaborazione che prescindono da confini e nazionalità.

Sono valori importanti da ricordare e celebrare, soprattutto oggi in occasione della Festa della Repubblica, perché la libertà e la democrazia che settantaquattro anni fa l’Italia ha conquistato fondando il regime democratico e repubblicano in cui viviamo non sono compatibili con l’individualismo e l’indifferenza.
I principi della solidarietà e del pluralismo rappresentano le fondamenta della nostra Repubblica. Oggi, nel celebrare la ricorrenza del 2 giugno, ricordiamoci pertanto che siamo chiamati, come cittadini, a collaborare con gli altri per promuovere l’interesse e il benessere comune, tanto in Patria quanto all’estero. La storia ce lo insegna, non è sempre stato così. Ci sono stati momenti in cui l’indifferenza e la diffidenza per il diverso hanno prevalso alimentando odio e conflitti. Ora più che mai è necessario invece che ognuno di noi rinnovi la propria scelta cosciente e coerente con i doveri di ogni cittadino della Repubblica, per evitare che in ciascuno di noi si smarrisca quello “stupore per il male altrui”, di cui ha parlato recentemente Liliana Segre ricordando Primo Levi.
Stringiamoci quindi attorno alle Istituzioni repubblicane e, nella vita di tutti i giorni, nel piccolo ma importante tempo della nostra dimensione quotidiana, facciamoci latori ed interpreti del messaggio civico di solidarietà e compassione che la storia ci ha consegnato.

Buona Festa della Repubblica a tutti voi

Fabio Monaco

 

Inno di Mameli Accademia Chigiana from Italian Cultural Institute Edinb on Vimeo.